Descrizione
Celebriamo insieme la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate -data di profonda memoria-, che richiama innanzitutto il valore dell’unità del nostro Paese e il sacrificio di quanti, nelle Forze Armate e non solo, hanno contribuito a rendere l'Italia una nazione libera e sovrana.
Il 4 novembre del 1918 è una data storica che scandisce un momento importante e imprescindibile della nostra storia: la vittoria insieme agli Alleati, contro gli Imperi Centrali.
Una data che segna la fine alla tragedia della Grande Guerra e segna il compimento della lotta risorgimentale iniziata decenni prima, portando a termine il processo di unificazione nazionale con il rientro nei territori di Trento e Trieste.
Il 4 novembre oggi, è una giornata di pace, di raccoglimento, ma anche di consapevolezza: consapevolezza di un cammino lungo, sofferto, costato sacrifici, dolore e lutti. Iniziato dalle lotte risorgimentali fino alla prima guerra, e ancora dalla seconda guerra mondiale fino al movimento di Liberazione. Permettendo così l’edificazione nella Repubblica di uno Stato indipendente, libero e ispirato a valori democratici.
Un cammino costellato di eroismo, di speranze, di impegno per la libertà e di amore per la Patria.
I nomi dei nostri caduti non sono solo incisi sulle pietre dei monumenti: sono impressi nella coscienza civile del Paese e della nostra comunità.
Sempre, ci sarà qualcuno che risponderà per loro: “PRESENTE”!
Ognuno di loro, rappresentati dalle spoglie del Milite Ignoto che riposa all'Altare della Patria, ricorda a tutti noi che la pace, la democrazia e la libertà, non sono conquiste scontate.
Quei sacrifici non sono stati vani. Perché nella consapevolezza di quanto sia terribile la guerra si è così radicato nel cuore della nostra nazione il dovere irrinunciabile della ricerca della pace, della democrazia e della libertà per tutti.
In questa giornata -in cui condanniamo la tragedia di TUTTE le guerre-, che anche oggi straziano il mondo colpendo come sempre avviene i più indifesi: donne, anziani e bambini, assume un significato speciale celebrare il 4 novembre stringendoci con riconoscenza attorno alle nostre Forze Armate.
Perchè nessuno più degli uomini e delle donne della difesa, conosce il valore della pace e cosa significhi metterla a rischio.
Le Forze Armate, forti di una lunga storia -che si identifica con quella d’Italia- si confermano strumento che contribuisce instancabilmente alla difesa e alla sicurezza della Repubblica e al rafforzamento del ruolo significativo assolto dall’Italia nel contesto internazionale, in coerenza con i principi democratici della nostra Costituzione a garanzia della pace, sicurezza e soccorso. Lo fanno con straordinaria professionalità e competenza, con uno spirito di umanità che li fa apprezzare come un vero e proprio modello.
I nostri militari, ci insegnano che le guerre, anche se distanti geograficamente da noi, ci riguardano e tutti abbiamo una RESPONSABILITA' DI PACE MONDIALE. In un tempo dove la pace continua a gridare la sua urgenza.
Nel nostro tempo, purtroppo, sono oltre 50 i Paesi in stato di guerra: un numero impressionante, mai stato così alto dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Concretamente, l’Italia si trova in un contesto in cui la libertà, la democrazia, i diritti umani sono messi alla prova da aggressioni territoriali (come nel caso ucraino) e da drammatiche crisi umanitarie (come nella Striscia di Gaza).
Un pensiero di riconoscenza inoltre, va ai tanti servitori dello Stato che ogni giorno, all'interno dei confini nazionali, si occupano della nostra sicurezza e che ancora oggi alcuni di loro cadono vittime della violenza. Purtroppo, abbiamo continui esempi. Altruismo, coraggio, spirito di sacrificio, fedeltà alle istituzioni: questi sono i valori che li caratterizzano e con il loro impegno e le loro storie, hanno contribuito e contribuiscono quotidianamente alla costruzione della nostra unità nazionale.
Sempre viva nella nostra comunità, resti la memoria del Brigadiere dell'Arma dei Carabinieri Gaetano Di Rauso – caduto 47 anni fa – nel compimento del proprio dovere il 4 aprile 1978.
La loro scelta di impegno, la loro dedizione e il loro coraggio quotidiano, siano per noi esempio di vita.
Care concittadine e cari concittadini, oggi ci inchiniamo davanti al sacrificio di chi ha donato la vita, e rinnoviamo la promessa di custodire ciò che essi ci hanno consegnato: un Paese unito, democratico e in pace.
Con orgoglio, con gratitudine e con speranza: Onore ai caduti per la Patria, viva le Forze Armate, viva l'Italia!
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Ultimo aggiornamento: 6 novembre 2025, 14:07