Una coppia di giovani, un uomo e una donna, sbarcano in un mondo che non è il loro e si imbattono in una realtà molto diversa da quella che si sono lasciata alle spalle: un mondo fatto di finto vivere (siamo quasi certamente negli anni ’80 e ’90 del Novecento), di ipocrisia, di corsa al consumismo, di falsi idoli, di culto della personalità (un solo uomo guida il Paese e ne condiziona la sorte) e di sottocultura imperante, che trasversalmente abbraccia tutte le classi sociali, da quelle più elevate a quella costituita dal sottoproletariato urbano. Un patto silenzioso li lega, un patto che l’una ricorda all’altro, trasmettendolo con la forza della mente, ogni volta che si presenti la necessità di metterlo in pratica: aiutare molte persone ad uscire da aggrovigliate situazioni di vita. Sceglieranno di vivere tra gli “ultimi”, i veri poveri, coloro che non hanno neanche una casa di mattoni e, in quel contesto misero ma variegato, si imbatteranno in tanti tipi umani bisognosi di sostegno materiale, spirituale e psicologico. Loro, i protagonisti, ribaltano così il concetto di “primo” ed “ultimo” perché ultimi già lo sono, lo sono sempre stati, nonostante abbiano vissuto e vivano nel benessere e siano forniti di un alto grado di cultura: ultimi per scelta, ultimi per propensione ad aiutare gli altri esseri viventi, tutti i viventi, non solo gli umani.

A tutti.

Gratuito.